Inserire delle cornici è una tecnica di composizione usata moltissimo per enfatizzare il soggetto della nostra fotografia, ma soprattutto, come dicevamo nei precedenti articoli, quello focalizzare l’occhio del nostro osservatore in un punto di attenzione specifico dell’immagine.



Inserire una cornice, che sia una finestra o anche un singolo ramo che occupa una delle zone laterali della fotografia ha infatti la capacità di contenere il movimento del nostro occhio che non sarà più libero di muoversi e si focalizzerà su ciò che è racchiuso all’interno della cornice.

Inoltre, la stessa cornice ha una funzione di profondità non indifferente: in genere si usa comporre con le cornici in primo piano rispetto al soggetto e spesso le stesse risultano essere fuori fuoco o poco contrastata.

Un “trucco” che permette al nostro cervello, appunto, di assegnare una certa profondità al nostro scatto e dunque di dare più attenzione a quello che è il soggetto principale della foto.

(Photo by Sander van Dijk on Unsplash)

 

Usare una cornice è più facile di quanto possa sembrare: il caso di sopra è infatti un esempio che raramente riusciremo a trovare nella realtà (a meno di non girare spesso in borghi molto particolari).

Una cornice può essere anche una porta o una finestra come nella foto di seguito dove a la cornice di colore molto più scuro introduce anche un elemento di discontinuità, un forte contrasto con il soggetto della scena.

Photo by Ilya Ilyukhin on Unsplash

In mancanza di elementi architettonici si può ricorrere a delle cornici ancora più semplici: dei rami, delle foglie che circondano completamente o anche solo parzialmente il soggetto.

Osserviamo le due foto di seguito: nel primo caso le piante coprono per quasi 3/4 la scena lasciando aperta una zona centrale su cui il nostro occhio si sofferma.

Nel secondo caso la vegetazione è decisamente più rada ma l’effetto “cornice” quindi profondità e direzione per l’occhio sono comunque presenti.

(photo by me)

Photo by Nathan Anderson on Unsplash

Un altro elemento distintivo che rende una cornice più o meno efficace è indubbiamente il contrasto: più la cornice risulta essere differente (come forme e come colori) dal nostro soggetto, più sarà efficace.

Nella seconda foto i rami e le foglie sono particolarmente sfocati, al punto di non lasciar vedere tutti i dettagli: non è un errore ma una scelta ben definita dal fotografo che in questo modo fa si che l’occhio si “disinteressi” di essi.

 


Nella foto precedente, al contrario, il fotografo ha enfatizzato la cornice. L’occhio è si catturato da essa ma a causa della “ripetitività” del motivo e dei colori in breve tempo si sposterà al centro della scena che è decisamente diverso in termini di colori.